38° Maratonina del Partigiano (25 aprile 2012)

In questo giorno di festa si corrono a Bonelle due gare competitive sulle distanze di 10km e 21,097km.
La gara della mezza maratona è denominata Maratonina del Partigiano e quest'anno è alla sua 38° edizione.
Sveglia come di consueto verso le 6 per una buona colazione ma non troppo abbondante. Verso le 7:30 accompagno la figlia piccola dai nonni e poi mi dirigo verso Pistoia e più precisamente a Bonelle.
Parcheggio la macchina e mi dirigo verso il Circolo Arci per il ritiro del pettorale di gara. Qui incontro Chiara e Luca della mia squadra e ritiriamo la busta con i pettorali dell'Atletica Borgo a Buggiano. Incontro anche i ragazzi del GP Massa e Cozzile e Marco dell'Atletica Porcari.
Il tempo è ideale per correre, un po nuvoloso con una leggera probabilità di pioggia.
Si avvicina il momento della partenza, per cui mi cambio e inizio un leggero riscaldamento.
E' quasi l'ora della partenza e siamo chiamati alla punzonatura che oggi prevede, per la corsa di 21km, l'attacco di una coccarda tricolore al pettorale (il mio è il n.72).
Ci posizioniamo in prossimità della linea di partenza quando inizia a piovere. Passano i minuti e l'organizzazione non si decide a dare il via alle gare (10km e Mezza maratona partiranno in contemporanea).

 
Alcuni minuti dopo l'ora prevista, finalmente lo sparo e si parte di corsa.
Fin dai primissimi km mi sento decisamente bene e non ho il minimo di difficoltà a tenere il passo poco sopra i 4:35/km anche in considerazione della morfologia del percorso che prevede diversi dislivelli.


Il percorso, in questa prima parte, è comunque di mio gradimento.
Il ritmo è davvero molto buono e intorno a 6°/7°km inizio a intravedere alcuni compagni di allenamento (Fabrizio e Luca), piano piano la distanza diminuisce sempre più fino ad azzerarsi. Una volta raggiunto Fabrizio ho la conferma ai miei sospetti... non sta fisicamente bene per cui non può affrontare la gara con lo spirito agonistico che lo contraddistingue.
Resta con me Luca, che è invece iscritto come Non Competitivo, e non ha intenzione di forzare troppo il ritmo (prevede di farla solo come allenamento).
Dopo un po però mi saluta perchè non ha intenzione di mantenere il ritmo che invece io avevo impostato (forse osando troppo).
I km passano senza troppi problemi anche se il percorso in mezzo ai vivai inizia a farsi noioso e non semplice da affrontare. Spunta anche il sole e la temperatura si innalza velocemente.
Il passaggio al km 10 lo effettuo in 46':10'' (4:37/km di media).
Il passo è leggermente più veloce di quello previsto a tavolino ma le gambe rispondono bene per cui decido di continuare così.
All'ora esatta di corsa effettuo il passaggio al km 13, mentre il passaggio al km 15 lo faccio in poco più di 69' (media costantemente a 4:37/km).
Da questo momento in poi inizia la crisi che mi porterò dietro fino al traguardo.
Mi fermo a tutti i rifornimenti previsti bevendo thè o acqua e mangiando alcuni spicchi di arancia e cercando di recuperare con un po di camminata.
I km adesso scorrono con molta difficoltà, il ritmo cala nettamente e di conseguenza si abbassa anche il passo medio.
Diversi podisti che avevo sorpassato in precedenza iniziano a recuperare su di me.
Verso il 20°km con un grande sforzo mentale cerco di impostare un ritmo più svelto per non perdere ulteriormente... mi accorgo comunque che anche tenendo 5/km farei il mio personale.
Contento di questo mi riprendo un po e affronto l'ultima salita in corrispondenza del ponte prima del traguardo con un passo un po più dignitoso.
A pochi metri dall'arrivo sento annunciare il mio nome e il numero di pettorale dallo speaker, volto l'angolo e vedo il cronometro su 1h39':28'', gesto di esultanza e passaggio sulla linea di traguardo (il tempo ufficiale risulterà di 1h39':37'').


Ricevo i complimenti da tutti i miei compagni e poi mi dedico al ristoro mangiando prima una coppetta di panna e poi un'altra con dei pezzi di fragola.
Vado al ritiro del pacco gara che prevede 1L di Olio Extra vergine, 250gr di caffè e una piantina (io ho scelto menta al cioccolato).


CNA City Run (15 aprile 2012)

Sveglia come di consueto molto presto (intorno alle 6) veloce colazione con un po di fette biscottate e un po di marmellata, quindi un bel bagno caldo per rilassare la muscolatura.
Alle 7:45 parto per incontrarmi a 200m da casa con Luigi e Massimo per andare insieme a Pistoia.
Sta piovigginando ma non sembra che possa continuare ancora (e le previsioni meteo danno assenza di precipitazioni dalle 9).
Arriviamo a Pistoia e parcheggiamo a qualche centinaio di metri dalla partenza della gara.
Ci avviamo alla sede della CNA per il ritiro dei pettorali e per salutare un po di amici podisti.
Quindi torniamo alla macchina per cambiarci e successivamente fare un leggero riscaldamento. Il clima è quello ideale: ha smesso di piovere, non tira vento e la temperatura è fresca.
Il percorso prevede un piccolo giro da 1km per ripassare dalla partenza e poi altri 2 giri da 4.5 km che passano dallo stadio e rigirano verso il centro. Percorso decisamente pianeggiante con qualche leggera ondulazione.
Sparo e parte la gara...


sento già dopo poche centinaia di metri che le gambe girano bene e che oggi sono nelle condizioni di fare una buona prestazione.
Al passaggio al primo km il passo è decisamente troppo alto (4:08/km)... mi sono fatto prendere troppo dall'entusiasmo, per cui rallento un po il ritmo e mi porto sui 4:20/km.

 Questo passo lo tengo decisamente bene senza affaticarmi troppo per cui decido di provarlo almeno fino al 5°/6°km.


Intorno alla fine del primo giro mi ritrovo fianco a fianco con Tiziana (una ragazza molto forte) e con Marco (dei RUN...DAGI). Saluto Marco ma già dopo poco vedo che tiene un passo di alcuni secondi più veloce del mio per cui preferisco non forzare e resto sul mio passo (che è anche quello che sta tenendo Tiziana).
Il passaggio al km 5 lo faccio in 21':35'' circa.
Decido di tenere quel ritmo sia perchè lo reggo bene sia perchè in caso di problemi posso sfruttare la presenza di Tiziana per non mollare.
Il ritmo a tratti è anche più veloce e vedo che posso fare il ritmo anche per la mia compagna di corsa.
Verso l'ultimo km allungo il passo, anche incitato da Daniele che incontro a poca distanza dall'arrivo.
Breve sprint finale e fermo il mio crono su 42':44'' (tempo ufficiale 42':54'').
Il percorso mi risulta leggermente più corto dei 10.000m dichiarati ma è comunque personale su questa distanza.


 Questo il percorso e il mio andamento di gara:


Questo il mio pettorale (con il mio tempo sovrapposto):





2° Staffetta Centocampi

Sabato 7 aprile 2012 è prevista la 2° edizione della Staffetta Centocampi di  Lamporecchio (3x4km).
Per questa edizione decido di partecipare assieme a due amici del GP Massa e Cozzile (Fabio e Luigi).
Purtroppo  a qualche giorno dalla gara Fabio si infortuna durante un allenamento per cui abbiamo poco tempo per trovare uno staffettista ed io e Luigi decidiamo di giocare la carta di inviare una mail a tutte le persone che si erano iscritte al servizio "cerco compagno" messo a disposizione dall'organizzazione.
La risposta ci arriva da Marco un atleta di Porcari, che pur essendo della categoria veterani è disposto a partecipare come assoluto (nella staffetta la categoria della squadra è data dall'anno di nascita dell'atleta più giovane).
In fretta decidiamo l'ordine di partenza che è il seguente:
Christian al via (1), Marco (2) e Luigi a chiudere (3)
La nostra squadra è la numero 34 pertanto i nostri pettorali sono nell'ordine di partenza 34A, 34B e 34C.
La mattina della gara si preannuncia preocupante dal punto di vista metereologico visto che si hanno diversi ed insistenti acquazzoni. La gara è comunque nel pomeriggio e la speranza è di scansare almeno l'acqua.
L'appuntamento con Luigi è in piazza a Monsummano per le 14:10 mentre Marco si farà trovare direttamente alla partenza della manifestazione.
Giunti alle piscine incontriamo e salutiamo diverse persone e incontriamo anche Marco che nel frattempo aveva preso i pettorali della nostra squadra.
Ci cambiamo, ci facciamo fare una foto da Piero:


e decidiamo di fare per riscaldamento parte del percorso. Notiamo subito che il vento si fa sentire ed è abbstanza fastidioso, ma l'importante è che almeno non sta piovendo.
Sono le 15:30 e i primi staffettisti vengono chiamati per presentarsi alla linea di partenza. Sparo... e prende il via la gara.


Mi metto subito di passo buono (anche troppo) e faccio il primo km ben al di sotto dei 4/km (un po troppo forte per il mio stato di forma). Il secondo km è caratterizzato da un forte vento e dalla presenza di alcuni ostacoli sul percorso di gara che spezzano un attimo il ritmo. Inizio davvero a fare fatica e il ritmo cala inesorabilmente. Intorno al 3°km  un podista mi si affianca e sta per andarsene... è necessario rispondere e faccio davvero un grosso sforzo per non farlo andar via.
Mancano ormai poche centinai di metri e non è il momento opportuno per tirare i remi in barca per cui ingrano una marcia più forte e come di consueto eseguo uno "sprint" nel finale che mi fa prima raggiungere il podista e poi sorpassarlo consentendomi di guadagnare (o meglio riprendere) una posizione.
Il cambio con Marco avviene con il cronometro su 17' (passo medio 4:15/km).


La frazione di Marco avviene in circa 15' e mezzo e parte quindi la frazione di Luigi


che la copre in poco più di 16'.



La classifica assoluti ci vede 23° con i seguenti tempi (non rientriamo a premi, premiano solo i primi 15):
17':00'' - CHRISTIAN
15':38'' - MARCO
16':02'' - LUIGI
SQUADRA - 48':40''

28° Maratonina del ghibellino

Domenica 1 aprile in un altra splendida giornata prendo parte alla corsa del Ghibellino.
Si tratta di una corsa decisamente dura che si svolge nelle colline in cui sorgono i paesi di Massa e Cozzile partendo dal fondovalle del paese di Vangile.
Sono previsti due percorsi: uno di 11km che raggiunge solo il paese di Massa per poi scendere a valle per tornare a Vangile e l'altro di 21km che dopo aver raggiunto il paese di Massa ci passa dentro per dirigersi verso il più elevato paese di Cozzile, quindi si percorrono diversi km in mezzo al bosco per poi finire a scendere di nuovo verso valle.
L'affluenza a questa ormai famosissima manifestazione è elevata; incontro infatti diversi pulman che portano podisti provenienti da più lontano (anche fuori Toscana) e diversi camper.
Alla partenza faccio la mia iscrizione, dove incontro e saluto Fabrizio, Michele, Marco, Daniele, Luciano e Ines. Loro sono di "staff" e pertanto non parteciperanno attivamente (in senso podistico) alla gara.

Mi dirigo dove ho parcheggiato la macchina per appuntare il pettorale sulla maglietta e cambiarmi quando sento la voce di Marco dei RUN...DAGI, che poi saluto. Ormai, da inizio anno, ci incontriamo a tutte le gare.
Bene, non resta che restare calmi e prepararsi alla gara... la strategia di gara è già stata fatta a tavolino la sera precedente e l'obbiettivo è quello di arrivare con un po di forze all'arrivo (senza strafare), dopotutto la mezza maratona di pistoia era stata appena affrontata e c'era il rischio di crollare.
Divido mentalmente la gara in 5 parti da affrontare a diversi ritmi secondo il grado di difficoltà (di cui la mulattiera è senz'altro il più ostico).
Alle 9 in punto la partenza, in corrispondenza della Chiesa del paese.


I primi 4.5km sono pianeggianti e sono affrontati con una certa decisione ma con la consapevolezza che poi sarebbero seguiti diversi km di salita.

Inizia la salita e pertanto si mettono le "marce basse" (riducendo il ritmo) fino al km 7.5. Qui segue un po di saliscendi (tra 800m e 1km) che consentono di recuperare un po e che ci portano al rifornimento previsto all'ingresso del paese di Massa (dove incontro e saluto Luciano).

Dopo aver bevuto un po di the, faccio l'ingresso al paese, che è tutto in salita e dopo un po  si affrontano le scalinate del paese... si tratta di una scalinata con scalini molto ampi in cui è necessario fare due passi su ognuno di questi per non rischiare di arrivare troppo cotti in cima.

 
Eccoci all'inizio della mulattiera... mi aspettano ben 1.5km di sofferenza totale. La pendenza è davvero impegnativa e quasi tutti i podisti che ho al mio fianco la fanno al passo (o di corsa ma con la velocità del passo).
Con estrema fatica si giunge alla vetta e ci si appresta ad affrontare quello che, a mio avviso, è il tratto più bello di questa gara ossia quello del bosco. Il panorama è mozzafiato con passaggi in vicinanza di piccole cascate, dentro la macchia boschiva e anche un po nel fango. Qui siamo in corrispondenza del crinale per cui si hanno dei buoni saliscendi che, se le gambe sono state risparmiate dalle salite "infernali", consentono di affrontarli con ritmi decisamente più brillanti. Tuttavia il tratto  di percorso non è da sottovalutare perchè quando meno te lo aspetti si incontrano salite molto decise anche se di breve durata che rischiano di spezzare il ritmo.
Mancano ormai meno di 4km ed inizia la parte forse più impegnativa (muscolarmente parlando) quella della discesa che ci riporterà a Vangile.
Si tratta di una forte discesa che impegna molto la muscolatura (che è ormai provata
dalle salite della prima metà gara).

L'ultimo km è invece pianeggiante e negli ultimi 100/200m riesco a sprintare all'arrivo recuperando una posizione.



Il tempo è praticamente quello previsto a tavolino 1h:52':04'' (114° posizione di categoria).
Il pacco gara è davvero bello e consiste di:
  • mortadella da quasi 1kg
  • 2 pacchi da 250gr di tagliatelle
  • 1 confezione di kiwi
  • 1 pacco di saponette
La manifestazione è decisamente ben organizzata, il percorso è straordinario per cui non posso fare altro che invitarvi a prendervi parte il prossimo anno... non ci si può ritenere podisti se non si è disputato almeno una volta il "Ghibellino".

XXV Maratonina città di Pistoia (25 marzo 2012)

Domenica 25 marzo, in una giornata che si prospetta splendida dal punto di vista metereologico prendo parte alla mezza maratona a Pistoia.
Verso le 8 arrivo a Pistoia in zona S.Agostino, dove è prevista la partenza (e l'arrivo) e cerco un posto dove parcheggiare la mia macchina. Senza saperlo parcheggio accanto alla macchina dell'amico Fabrizio (GP Massa e Cozzile).
Vado al ritiro del pettorale e del pacco gara (1 forma di pecorina da quasi 1kg).
Verso le 8:30 io e Fabrizio, che nel frattempo ho incontrato, ci cambiamo ed iniziamo un po di riscaldamento insieme agli altri ragazzi del GP Massa e Cozzile (Daniele, Marco, Michele, Ines).
Qualche minuto prima della partenza ci avviciniamo alla linea di partenza ed io mi sistemo vicino alla coppia di pacer da 1h40' (tempo che vorrei fare).
Colpo di pistola e la gara, che prevede 2 giri, ha inizio.

Già dai primi km mi accorgo che il ritmo tenuto dai pacer è più veloce di diversi secondi rispetto al passo teorico (4:44). Decido di restare comunque insieme al gruppo.

Verso l'8°km incontro Marco dei RUN...DAGI e inizio a parlarci. Lui sta affrontando la gara come allenamento in preparazione della mezza di Prato (il lunedi di Pasqua) per cui gli chiedo se ha voglia di tirarmi un po la gara per fare 1h40.


Facciamo insieme quindi un po della gara fino a che mi lascia andare perchè preferisci rallentare un po il ritmo. Anch'io risento del ritmo troppo forte tenuto fino a quel momento (4:37/km) per cui inizio ad accusare ogni forma di dolore (anche di pancia). Gli ultimi 6km sono corsi con diverse pause al passo per tentare di recuperare un po e soprattutto per calmare i dolori di pancia.
Con un ultimo sforzo arrivo al rifornimento del 20°km (ma che senso ha averlo posizionato lì?) e mi impegno ad affrontare il più degnamente possibile quest'ultimo km.
Ormai so che l'obbiettivo di 1h40 è sfumato ma almeno tento di difendermi ed infati incredulo fermo il tempo con solo 1 sec sopra al personale (1h41':12'')... averci creduto un pochino di più mi avrebbe consentito di fare il personale (anche di pochi secondi).



In ogni caso sono molto contento perchè pur avendo gestito "molto" male la gara sono riuscito alla fine a non uscirne completamente sconfitto.


38° RomaOstia (26 febbraio 2012)

Sabato 25 febbraio ha inizio il week-end podistico che si chiuderà domenica con la mia partecipazione alla Mezza Maratona più partecipata d'Italia, ossia la Roma-Ostia.
Ad accompagnarmi in questa nuova avventura podistica ci sono i miei compagni Luciano ed Umberto.
Incontro Umberto, che proviene da Bologna, sabato mattina a Firenze sul treno diretto  a Roma.
Facciamo il viaggio discutendo ovviamente delle nostre esperienze podistiche (io non ne ho molte avendo alle spalle una sola mezza maratona fatto ad inizio anno).
Giunti a Roma prendiamo la metro B e scendiamo ad Eur Magliana dove ad attenderci c'è il nostro compagno Luciano, ormai romani di adozione.
Con lui ci sono la compagna Laura e la sorella Marta.
Insieme ci dirigiamo verso "Casa RomaOstia" per il ritiro dei pettorali e del pacco gara.
Quest'anno lo sponsor della manifestazione è Adidas e le magliette e la sacca sono pertanto di questa marca.
Questi i nostri pettorali:
  • 4222 - Umberto (griglia verde)
  • 5728 - Christian (griglia fucsia)
  • 6734 - Luciano (griglia fucsia)
Andiamo a casa di Luciano, che ci ospiterà per il week-end, per un pranzo e per riposare un po nel pomeriggio. A sera andiamo a fare un giretto al laghetto dell'Eur e poi verso le 20 prenotiamo in una pizzeria dove mangiamo un antipastino, un piatto di fiocchi ripieni di prosciutto e con sughetto al riso e cherry (io), un piatto di insalata di polpo (Umberto) e le pizze (Luciano, Laura e Marta).
Torniamo a casa e ci prepariamo per andare a riposarci... la sveglia sarà fissata per le 6:10.
Verso le 5 io sono già sveglio, ma resto a letto a riposare le gambe. Verso le 6 inizio a preparare il necessario per la corsa e poi sveglio i miei compagni.
Dopo una veloce colazione con la squisita crostata fatta da Luciano (che non poteva non essere almeno citata), un po di caffè o thè ci dirigiamo verso la partenza.
Non sono ancora le 8 e fa ancora un po freddo pertanto restiamo in tuta fino alle 8:15 dove in vicinanza dei camion "deposito-borse" ci svestiamo e coonsegnamo le nostre borse che poi ci saranno riconsegnate all'arrivo.
In tenuta da corsa scattiamo alcune foto in prossimità della partenza e all'interno delle griglie:



Ormai siamo pronti e le sfide (soprattutto con noi stessi) sono state lanciate. Non resta che attendere il via della nostra "onda" (la seconda).
Veniamo alla descrizione della mia gara.
La mia intenzione è quella di stare almeno all'inizio ad un ritmo prossimo a 4:50/km per poi cercare di stare leggermente sotto; l'obbiettivo è quello di abbattere il personale (1h:45:07) stabilito alla Mezza della Befana a Borgo a Buggiano con un tempo indicativo di 1h43' circa.
La gente è davvero tanta (gli iscritti risultano 13.850) per cui ho un po di timore del caos che potrebbe esserci nel primo km di gara.
Si parte, un po di discesa che porta subito il ritmo  un po più veloce del previsto e poi si percorrono i primi 4/5km intorno alla zona dell'Eur (è il tratto diciamo più divertente). Quindi si prende la cristoforo colombo per accingerci a percorrere una "sorta di autostrada da 16km". Il ritmo che riesco a tenere è molto veloce e le gambe girano bene... sono costantemente  intorno a 4:43/44, un ritmo che potrebbe avvicinarmi al muro di 1h40.
I km passano e fino al 10km non ho problemi (il tempo è migliore del previsto, intorno a 47'), quindi inizia una leggera salita che dovrebbe poi condurci alla salita del camping. Saranno i buoni allenamenti fatti o la 25km di collinare fatta la domenica precedente a Porcari, ma al km 12 non sento per niente la difficoltà di queste salite tanto che perplesso chiedo ad un podista al mio fianco se per caso la tanto temuta salita del camping dovesse ancora essere affrontata; mi risponde che il peggio è passato.
Bene, allora a possiamo dedicarci a mantenere il ritmo tenuto finora.
Inizio ad intravedere  il pacer da 1h40 che è a circa 150/200m davanti a me.
I km passano e io non capisco come mai  non riesco a raggiungerlo (ma ripensandoci sta tenendo il mio stesso ritmo ed è partito con almeno 1' di anticipo pertnato la distanza è giusto che rimanga costante).
Al km 15 inizio ad avere una crisi fisica, mi fanno male le gambe e faccio molta fatica a spingere, tanto che a stento e per pochi istanti sto sui 5/km (ma quasi sempre tra 5:15/20). Intorno al km 16,5 intravedo un rifornimento e mi "fiondo" sul banchetto per accaparrare un pezzo d'arancia.
Ancora però non ho una risposta positiva dalle mie gambe, fino al km 18 dove il dolore inizia a sentirsi di meno (o forse la forza mentale me lo fa attenuare).
Altri 2km li faccio al ritmo tenuto in gran parte della gara per poi fare un ultimo km con un ritmo prossimo a 4:35/40.
Si intravede l'arrivo e schiaccio il cronometro con il tempo di 1h:41'11'' (ecco fatto il personale).
Mi dirigo a prendere la sacca con un po di ristoro, prendo un bicchiere di thè (un po troppo caldo) e poi prendo un bel gelato magnum.
Dopo aver mangiato il gelato e bevuto il thè mi dirigo verso i camion di deposito borse per ritirare con un po di difficoltà la mia borsa (che non riuscivano inizialmente a trovare).
Quindi incontro Umberto che ha fatto anche lui il suo personale (1h:36':29'').
Insieme attendiamo Luciano, che arriva con il tempo di 1h:52'13'', purtroppo ben superiore alle sue capacità (ma alcuni malanni di inizio anno non gli hanno consentito di affrontare un adeguato allenamento e soprattutto di correre con un idelae stato  di forma).
Ci cambiamo sotto una pensilina della fermata dell'autobus e poi ci dirigiamo verso la stazione dei treni per prendere il treno che ci riporterà a Roma.
Ci attende un ottimo pranzo a base di lasagne preparato dalla madre di Laura (nonchè futura suocera di Luciano) e cucinato da Laura e Marta.
Nel primo pomeriggio accompagniamo Umberto a riprendere il treno per il rientro a Bologna, mentre io resto ospite di Luciano in quanto mi trattengo anche i giorni successivi per lavorare presso un cliente a Roma.
Beh una manifestazione che invito tutti ad affrontare... io spero di ripresentarmi per la seconda volta il prossimo anno con obbiettivi cronometrici decisamente migliori.








28° Porcari Corre (la corsa)

Oggi la giornata non promette molto bene, mi alzo e percepisco dal rumore dello scrosciare delle auto sull'asfalto che sta piovendo. Ormai sono alzato quindi faccio un colazione e preparo il necessario per recarmi a Porcari a fare l'allenamento di collinare che avevo in programma (il giro da 20km dovrebbe cadere a pennello).
Sono le 7:25 e cambiato mi dirego al casello autostradale di Montecatini per andare a Porcari. Squilla il cellulare ed è Luciano (G.P. Massa e Cozzile) che mi informa che lui è già sul posto, lo informo che se vuole attendermi io dovrei arrivare in 20 minuti.
Giunto sul posto lo ricontatto e ci diamo appuntamento alla partenza.
Lui ha in programma i 25km mentre io 20km ma ci accordiamo di decidere quando arriveremo al bivio delle due distanze.
Al momento della partenza c'è solo un po di nebbia e niente pioggia, tutto sommato siamo fortunati (poteva andare peggio).
Inizio la nostra corsa con passo tranquillo cadenzato dai vari ristori che puntualmente incontriamo lungo il percorso.
Il percorso è davvero bello e decisamente valido come "collinare"; sui ristori c'è poco da dire... numerosi e con una montagna di prelibatezze (di cui merita un cenno un ottima torta di carote fatta da una signora dello "staff").
In corrispondenza del paese di Montecarlo ci attendono i soldati in abbigliamento medioevale che ci sparano con una gigantesca catapulta pacchi di fazzoletti e la banda musicale.
Breve sosta anche qui e poi si riparte.
Di gran carriera scendiamo verso Luciani e poi Veneri, guardando il campanile di questa frazione di Pescia e poi iniziamo a salire verso il Colle delle Belle Donne sulla strada romanica a grosse pietre (diramazione lucchese della Cassia, molto ben conservata).
Ad un certo punto avvistiamo la "Quercia delle streghe" e rallentiamo il ritmo di corsa fino ad andare al passo proprio per ammirarla. Questa quercia risalente al 1400,   appartenente alla specie Quercus Robur, è un albero di dimensioni quasi irreali: alta 24 metri, con una circonferenza di 4,5 metri, ed una chioma dal diametro di oltre 40 metri. Si trova nel parco di Villa Carrara ed è oggetto di due leggende:
  • La prima racconta che questa pianta era il punto di ritrovo per le streghe dove erano solite danzare e fare i loro riti.  
  • La seconda leggenda collega la pianta alla "Quercia grande" del romanzo "Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino".  
Nel frattempo avevamo entrambi deciso di percorrere tutti e due il percorso da 25km.
Giungiamo senza accorgercene alla Torretta dove, causa la nebbia non possiamo ammirare il paesaggio sulla vallata. Ci apprestiamo a correre i chilometri finali tutti in discesa.
Arrivati all'arrivo un ulteriore ristoro finale e poi passiamo al ritiro del pacco gara.
Tra pacco gara e un po di doni raccattati ai ristori portiamo a casa:
  • 2 confezioni di latte San Ginese da 200ml
  • 1 pacco da 6 di rotoloni regina
  • 2 confezioni di fazzoletti
  • 1 k-way